Il battesimo del Gruppo Grotte Gavardo avvenne il 4 aprile del 1954 al Buco del Frate. Il cuore della storia cinquantennale del Gruppo Grotte è tutto qui: la casualità delle prime fortunate perlustrazioni, l’entusiasmo mai sopito per la ricerca, l’aspirazione tenace di valorizzare i frutti di queste ricerche. Amici illustri come Corrado Allegretti, Angelo Pasa, Francesco Zorzi, diedero da subito il loro sostegno e il loro aiuto.
Il Buco del Frate, situato nel “carso di Paitone” in comune di Prevalle, è tra le più importanti cavità sotterranee del Bresciano, e porta il numero uno nel Catasto Speleologico Lombardo. Dal 1983 è tutelata come monumento naturale.
Esplorata a più riprese a partire dagli anni Venti dai Gruppi speleologici bresciano e cremonese, la grotta è costituita da due vani principali che sfociano in superficie in imbocchi distinti; dalle cavità maggiori si dipartono alcuni rami laterali, due dei quali fra loro congiunti.
Geologicamente è frutto di un fenomeno di erosione carsica profonda, i cui variegati esiti si possono ammirare anche sulla soprastante cresta del monte Budellone. La cavità vanta una specificità biologica notevole: una importante colonia di pipistrelli e numerosi elementi endemici di entomofauna troglobia, perfettamente adattati alla segregazione nell’oscurità profonda.
Il bilancio delle campagne di ricerca paleontologica del Gruppo Grotte, protrattesi a varie riprese fino al 1970, è lusinghiero: un ingente complesso di reperti fossili riferibili a fauna pleistocenica, giacenti in deposizione per lo più secondaria: micromammiferi, Canis lupus, Hyaena, lepre, martora, puzzola, volpe, faina, tasso, marmotta, castoro, ghiottone, Bison e Cervus elaphus. Il vero simbolo di queste ricerche fu l’Ursus spelaeus, di cui si trovarono copiosi resti, attraverso i quali il Professor Pasa, aiutato da Silvio Venturelli, ricompose uno scheletro completo. Questo ursus, di recente completamente restaurato, fa bella mostra di sé nella sala paleontologica. L’avventura scientifica del Gruppo Grotte al Buco del Frate è stata immortalata nel film documentario “L’orso delle caverne” dell’Onda Film di Salò, girato nell’inverno del 1964 con la partecipazione di sei del Gruppo in veste di attori.