Il Mesolitico / Il Neolitico

grandi innovazioni tecnologiche

MESOLITICO

Con la fine dell’ultima glaciazione, le comunità dei cacciatori si adattano al nuovo ambiente che diventa sostanzialmente quello attuale. In questo periodo, detto Mesolitico, l’economia rimane predatoria, ma la caccia si rivolge ai mammiferi adatti a un ambiente più forestato. Si diffonde l’uso dell’arco e delle frecce. In Valle Sabbia si conoscono vari accampamenti mesolitici come il sito di Vaiale di Lavenone, il Dos delle Preghiere-Oriolo di Vallio Terme e dei Montacoli di Gavardo. Strumenti mesolitici sono rinvenuti anche in ripari sottoroccia come il Riparo Cavallino di Villanuova sul Clisi. Le industrie mesoltiche sono caratterizzate da microlitismo, cioè dalla produzione di piccoli strumenti geometrici, come triangoli o trapezi, con cui erano armate le frecce.

NEOLITICO

Intorno alla metà del VI millennio a.C. la Pianura Padana viene raggiunta dalle innovazioni del Neolitico, l’età della pietra nuova, che segna il passaggio dall’economia di caccia e raccolta all’economia basata sulla produzione di cibo, attraverso l’agricoltura e l’allevamento. Questo periodo vide la nascita di grandi innovazioni tecnologiche: la ceramica, la filatura, la tessitura e la lavorazione della pietra mediante la levigatura. Con il Neolitico Medio si diffonde in gran parte dell’Italia settentrionale la Cultura del Vaso a Bocca Quadrata. Proprio alla fase più antica di questa cultura appartiene il sito di Roccoline-Schiave di Gavardo, dove è stata individuata una strana struttura abitativa circolare.

Nel Neolitico Recente l’ultima fase di questa cultura resiste nella zona orientale del suo areale (Lombardia Orientale, Veneto occidentale, Trentino), mentre nella zona occidentale una tradizione nuova si diffonde dando vita alla Cultura della Lagozza. Mentre nell’area alpina compare il particolare stile ceramico detto “Breno”. In questo periodo avviene una più intensa occupazione del nostro territorio con gli importanti abitati di Monte Covolo e di Rocca di Manerba, occupazioni in grotta come al Buco del Fico (Paitone), e in aree umide come al Lucone di Polpenazze.