Età romana

La storia della Roma Antica

I romani iniziarono il processo di colonizzazione dell’Italia settentrionale nel 222 a.C. quando, affiancati dai Cenomani, sconfissero a Clastidium (Casteggio) la coalizione antiromana guidata dagli Insubri. Forti della vittoria crearono due avamposti: le colonie di Cremona e Piacenza. Il processo di conquista, pur con una lunga battuta d’arresto corrispondente alla Seconda Guerra Punica (218-202 a.C.), proseguì inarrestabile e, quando, fra il 49. e il 41 a.C., la cittadinanza romana venne estesa a tutta la Gallia Cisalpina, il lungo processo di romanizzazione poté dirsi finalmente concluso.

Le testimonianze di età romana nella Valle Sabbia e nelle zone limitrofe sono numerose e di varia natura. Molte sono le testimonianze epigrafiche che ci danno utili indicazioni sui personaggi che abitavano il territorio (vedi Lapidario). Particolarmente diffusi sono i contesti funerari: tombe romane si sono rinvenute con una certa frequenza lungo tutta la Valle: Vobarno, Posico di Mura, Nozza di Vestone e Monte Magno di Gavardo. Rappresentativa dei riti funerari e del culto dei morti in età romana è la necropoli del Lugone di Salò, rinvenuta al di fuori della Valle Sabbia ma presente nel museo perché scavata dal Gruppo Grotte Gavardo.

Più rare, e a volte meno conosciute, sono le strutture abitative rinvenute sul territorio, fa eccezione l’abitato di Castello Antico di Idro. L’abitato retico-romano venne scavato da G.P. Brogiolo negli anni ’80 del secolo scorso. Lo scavo ha fornito dati sui cambiamenti culturali e materiali causati dalla romanizzazione sulle vallate alpine. L’insediamento ebbe continuità di vita dal I a.C. fino alla tarda romanità. 

Categorie interne