I santuari

 

Una delle caratteristiche più evidenti del territorio della bassa Valle Sabbia è la presenza di luoghi di culto, situati sulla cima di rilievi montuosi più o meno accentuati, spesso in aree boscose lontane dai centri abitati. Questi luoghi presentano spesso una data di fondazione nella prima età del Ferro e una continuazione spesso fino a età romana imperiale.

Un primo luogo di culto altura fu individuato sulla cima di Monte Covolo nel 1973. Si tratta di un sito con almeno due differenti fasi di uso, caratterizzato da una struttura muraria di forma quadrata, fondato nel VII-VI secolo a.C. e perdurato fino all’età romana.  

Recentemente ricerche del museo e della Soprintendenza hanno individuato e scavato altri luoghi di culto simili, in genere di fondazione più recente. Uno dei più interessanti è il Dos della Rocchetta, posto su rilievo roccioso a Nord del Monte Magno, scavato nel biennio 2004-2005. Sul pianoro sommitale era visibile una piccola area rettangolare circondata dalla roccia, con al centro un pozzo naturale. I materiali archeologici sono presenti ovunque, spesso in anfratti, fenditure e ripari sottoroccia. I materiali più antichi sembrano inquadrabili nel V sec. a.C. (fibula tipo Certosa) mentre il grosso dei materiali si colloca tra il II sec. a.C e il I sec. d.C, e comprende vari tipi di fibule, monete ed altri oggetti metallici, nonché ceramica molto frammentata. 

Un altro sito è stato individuato sopra a Vallio Terme, a nord della Località Oriolo. In questo caso non si sono riconosciuti elementi strutturali, ma solo uno strato superficiale che copre parzialmente un avvallamento. Tra gli oggetti in bronzo offerti nella piccola area sacra, la presenza di pendagli (a stivale, a lancetta) potrebbe far pensare a riti di iniziazione. Queste aree di culto, con prove di accensione di fuochi, frantumazione rituale e offerta di cibo, sono avvicinabili ai tipici santuari di tipo alpino chiamati Brandopferplätze, diffusi dal Trentino al Tirolo austriaco. 

Reperti

rappresentante il piede destro, con esuberante decorazione ad occhi di dado e coppie di linee...
decorato a “occhi di dado”su un lato. Oggetto che rientra nel contesto degli amuleti a figura...
tipologia a grande areale di diffusione perialpina, maggiormente concentrata nel territorio...
Torques o collare in bronzo di tradizione gallica formato da quattro fili intrecciati terminanti...
forse fermalacci, in bronzo, composta da una barretta a sezione rotonda ad avvolgimenti...
Pendaglio a tre anelli in bronzo, oggetto decorativo di amplissima diffusione nelle regioni sia a...
utilizzato dal guerriero gallico del periodo recente (La Tène C/D-D) e testimoniato...
in una variante, diffusa nel corso del V sec. a. C. in area cisalpina, in specie centro-...
in bronzo, Fibula di tradizione gallica con larghe coste modanate con decorazione a fascia di...
databili al II sec. a. C. - I sec. d. C., di color turchese (fayence) di forma sferica con...