Pietra osso e corno
In tutte la fasi insediative del Lucone A sono particolarmente abbondanti i manufatti in osso corno e in pietra. Gli ossi e i corni degli animali erano sfruttati, grazie alla loro flessibilità, resistenza e facilità di lavorazione, per la produzione di numerosi utensili di uso quotidiano. Sono documentati punteruoli e punte di vario tipo, aghi, cuspidi di freccia, arponi per la pesca, spatole per lisciare le superfici. In corno sono le immanicature, le zappette e i ritoccatoi per lavorare la selce. Non mancano poi oggetti di ornamento, talora finemente decorati, come spilloni, anelloni, vaghi di collana e bottoni. Sconcertante è la presenza di un frammento di cranio umano utilizzato come spatola.
Anche la pietra era utilizzata per realizzare un’ampia gamma di manufatti; ciottoli erano usati come macinelli nella molitura dei cereali; altri ciottoli con un solco mediano, servivano probabilmente per raddrizzare le aste delle frecce. In pietra levigata si fabbricavano sia ornamenti, quali pendagli, vaghi di collana e anelloni, che i bracciali d’arciere e le asce forate in pietra, perfettamente levigate.
Al Lucone prosegue l’uso della selce, la cui produzione ormai risulta quasi sempre limitata alla realizzazione di cuspidi di freccia ed elementi di falcetto., anche se permane la produzione di qualche strumento di tipo opportunistico.
Reperti









